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Il Torino 2009 trionfa nella manifestazione Cadetti, portando a casa il primo importantissimo trofeo della storia!

Preceduta da un caustico scambio di opinioni sul forum, si è disputata il 17-18 marzo a Saint Vincent la Coppa Italia individuale e a squadre. Vince il Master Reggio Emilia, mentre nell’Open trionfa Luca Colangelo.

24 team e più di 200 atleti impegnati nella città valdostana; numeri inferiori al passato ma ottima location e precisissima organizzazione da parte del club Aosta CT.

Diciamolo subito: il campo di partecipazione autorizzava gli arancioneri ad ambire alla vittoria nel Cadetti, e così è stato. Ma anche la squadra B ha sfiorato due volte il colpaccio, sia nel girone, sia in semifinale; fatale in entrambi i casi la differenza reti.

Vediamoli i nostri eroi: squadra A formata da Capitan Maina, De Gregori, Tinebra, Gattiglia, Mussino; nella squadra B, guidata da Grimaldi, ecco Fassio, Russo e Converti.

Torino A trova nel girone Labronico, Monferrato e Biella B, squadre da non sottovalutare mai: concentrazione massima e sarà per tre volte il medesimo 3-1, ma con accenti diversi. L’esordio con i livornesi risulta molto delicato, e per il valore della squadra – filiale di quel Livorno TS che sta disputando un’ottima serie C – e per una grossolana amnesia arbitrale, che rischia di condizionare il match di Ivo contro Gaetano Giudice. La proverbiale calma dell’ex-Dragons gli consentirà di portare a casa comunque il punto. I piccoli talenti toscani, Francesco Tozzi e Giorgio Giudice dimostrano di poter rivaleggiare rispettivamente col nostro RobyDG – poi sostituito da Filo che riesce a concludere 2-1 – e con RobyM, sorpreso dallo 0-2. Nessun problema: il Tine alla fine riesce a piegare 1-0 il sempre coriaceo Carlo Tozzi.

Tenere a bada i ragazzini di Casale, anche nella versione filiale, resta un compito decisivo: saranno ancora avversari in serie D. Se il Capitano deve vedersela con l’onnipresente Borgo piccolo che porta il punto, saranno Ivo (4-2 su C.Fricano) e Filippo (6-2 su Incorvaia) a ristabilire la giusta gerarchia… A RobyDG compete invece frustrare (1-0) le ambizioni dell’impetuoso Marangoni.

Contro Biella B si può nascondere più di un’insidia, trattandosi di autentici veterani del panno verde… Ivo perde di misura con Carravetta, però uno straripante Mussino (7-2 su Cuzzocrea) e i concentratissimi Maina (1-0 su Cavanna) e Salva (3-2 su Pisca) finiscono per comporre il terzo 3-1 della giornata. Adesso vincere il girone, ancora a punteggio pieno, è diventato un vizio!

E nel girone 2 come si staranno comportando gli altri 4 arancioneri? Decisamenete non male: Aosta, quasi al completo, prevale di misura 2-1. L’aggressivo Fassio spiana 3-0 Orlando Navarra, mentre il motivatissimo Enzo tiene, forse con qualche rimpianto, lo 0-0 con Lady Boniface… peccato per il 5-2 subito da Franco contro Filippella e per il 4-1 di Giovanni Navarra su Luca. Lasciatecelo dire: il divario non si è veramente visto; se i due aostani si sono involati, è soprattutto per esperienza, non tanto per un valore intrinseco, anche se forse – in certe partite – difendere deve restare la nostra unica priorità…

Bagheria B è una vera incognita… mai visti dal vivo. Però si presentano in tre, un punto è assicurato, gli altri due li portano un attentissimo Enzo (2-0 su Rosalia Filippone) e il goleador Andrea (4-2 su Schilirò). Il giovane Buttitta alla fine del match sorprende (1-0) uno sterile Converti: inutile dire che le palle-gol si mettono in porta e non sulla traversa…

Arrivano i Dragons ed è spareggio per la seconda piazza. Sarà 2-2 di squadra ma passeranno i “viola” per differenza reti nello scontro diretto, restando in parità la differenza incontri. Luca subisce subito lo strapotere di Bianco (0-4) e Franco cede di misura (1-2) con Ricco, ma ancora sugli scudi Enzo (2-1 su Salvati) e Andrea (stesso risultato su Lanzeni). Ottimo terzo posto: stiamo parlando di Aosta e Dragons, due squadre che vorranno giocarsela da protagoniste in serie D… E poi: Andrea sempre a punto, Enzo imbattuto nel girone; una formazione B decisamente di lusso!

Il match contro Monferrato – semifinale del consolazione – ci mette di fronte a un bivio e ad una riflessione. È sì un bel pareggio (2-2) ma restiamo penalizzati ancora dalla differenza reti. Un grande Grimaldi prevale (1-0) sulla coppia Bissacco/Incorvaia; Luca controlla un arrembante Marangoni per poi stordirlo con un nitido 3-0; sennonché i talentuosi Borgo (7-2 su Enzo) e Fricano (4-0 su Andrea) fanno appunto la differenza… reti! Se il risultato tecnico alla fine dimostra una certa reattività, dal punto di vista agonistico, quanto sarà importante – in futuro – imparare ad “allineare” le singole prestazioni all’interno dello stesso match!

Ora gli occhi sono puntati sul “derby torinese”: la semifinale permette al Torino 2009 A di “punire” i Dragons. Ancora un 3-1 di squadra, con Salva che chiude 2-1 su Di Muri, il Capitano che non lascia scampo a Lanzeni (3-1) e un Filippo spietato (13-0 sul malcapitato Salvati). Il punto dei “cugini” viene dall’immancabile Bianco (2-0 su Ivo), autentica “macchina” che gioca a memoria!

Ormai è tempo di chiudere definitivamente la pratica: altro anticipo di serie D  è la finale con Aosta. Bella prova di Roby Maina che traccia il solco con un perentorio 4-1 sull’amico Filippella; Ivo si rifà prontamente (3-0 contro la Boniface) e il “cannibale” Mussino (39 gol alla fine del torneo!) sbrana 11-1 la “vittima” G.Navarra. Il Tine chiude 2-2 con O.Navarra, non senza recriminazioni… ma va bene così: il trofeo, ambito perché frutto della prima affermazione a livello nazionale, viene sollevato da tutte le mani arancionere!

Anche la statistica sottolinea la nostra crescita esponenziale. Il team A vince 5 partite su 5, con 15 incontri vinti, 4 persi, 1 pareggio; il team B, su 4 partite ne perde una sola, ne pareggia due e porta a casa una vittoria. Tirando le somme, su 9 partite totali, ben sei vittorie e una sola sconfitta! Valle d’Aosta, stiamo tornando…

NDR: consentiteci, nel titolo, un richiamo ad un personaggio del calcio cui vogliamo rendere omaggio: a lui, al suo coraggio, alla sua voglia di essere sempre contro tutto e contro tutti, come in quell’occasione in cui alzò la sedia al cielo per chiedere giustizia ad un fato che non gli ha mai strizzato l’occhio… ciao, Mondo!


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