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Oltre le previsioni ma con pieno merito. Si potrebbe sintetizzare così la nostra prima esperienza a S.Benedetto, nello “storico” week-end del 17-18 novembre 2018.

Per vicessitudini varie, ci presentiamo all’appuntamento convinti sì di far bene, ma con alcune assenze importanti e una panchina un po’ corta. Niente di male, fa parte del gioco, ma la squadra – MAINA, MIDORO, MUSSINO, CAMMARATA, SERGIO, CONVERTI – è l’ espressione di quel ritrovato gruppo “del lunedì”, capace di fondere in un solo blocco amicizia, sano agonismo e spirito goliardico.

E allora eccoci pronti per la partenza il venerdì 16, quando il vero obiettivo resta pur sempre la cena, da Marco programmata con un ricco menù di terra. Salumi, gricia e cacio e pepe, arrosticini e scottadito, il tutto innaffiato da un rosso locale, preparano gli animi al nostro esordio l’indomani.

Il PalaSpeca ci accoglie come un “tempio” i suoi “fedeli”, compresa una spiegazione delle “sacre scritture”, destinata a ribaltare qualche certezza regolamentare…

Disoccupati al primo turno, arbitri al secondo, facciamo il nostro esordio giocato alle ore 10.40, realizzando subito quanto il divario tra la D e la C sia nettamente superiore a quello tra C e B. Abbiamo incontrato team che, per preparazione tecnico-tattica e mentalità agonistica, si avvicinano “pericolosamente” alla categoria superiore. Eccoli in successione.

Black Rose (1-2) – la neoretrocessa “rosa nera” ci punge con qualche “spina” di troppo. Prevalgono (di misura) più per l’esperienza, ma sarà un match assolutamente da vincere al ritorno.

Pisa Subbuteo (3-1) – è la prima storica vittoria nella categoria, per la gioia del vostro cronista livornese! Avversario da battere senza indugi e così è stato.

Biella (2-1) – tra i favoriti del girone, i rossoblù – a ranghi ridotti – si sgonfiano, complice anche una interpretazione arbitrale a nostro favore fin troppo “ortodossa”…

Stabiae (2-1) – partita dura contro avversari superiori alla loro classifica. Rigore loro ingiustamente negato, ma non è un caso se gli arbitri adesso ci rispettano di più…

Fiorenza (4-0) – non sono fortissimi, sbagliano pure formazione e arriva la quarta vittoria. La legna in cascina, adesso dovrebbe farci passare un inverno un po’ più  tranquillo…

SPQR (1-1) – affrontiamo la capolista sull’onda di un entusiasmo incontenibile. Il pari vale oro in prospettiva primaverile. Si capisce quanto sappiamo giocare ad alto livello senza pressioni…

 

Arrivati a questo punto, però, la vera “pressione” è quella della fame! È l’ora dell’atteso menù di mare, prenotato questa volta dal preziosissimo Max. Olive ripiene di pesce; teglie esagerate di cozze, spaghetti allo scoglio e tagliolini agli scampi; e, per finire, la sistematica “distruzione”  di spettacolari fritture “totali-globali”. L’Adriatico sembra perfino troppo piccolo per gli appetiti del Torino 2009!

 

Domenica mattina un solo imperativo: non perdere la concentrazione e impedire che prevalga il senso di appagamento!

Foggia (2-1) – altro match difficile, quasi una replica di Stabiae, con finale thriller che punisce i rossoneri. La conferma che sappiamo gestire l’emotività con grande controllo.

Picchio Ascoli (1-1) – anche loro tra i favoriti, molto tecnici ma anche spigolosi e smaliziati, vanno inizialmente in fuga. Pari riacciuffato, restando saggiamente aggrappati al match.

Ferrara (1-2) – chiudiamo come abbiamo iniziato: con una sconfitta, ma nessun demerito. Bravi loro a capitalizzare al massimo freddezza ed esperienza.

 

Un bottino di 17 punti, terzi in classifica e foto con il vessillo arancionero! Gloria sportiva per tutti, da condividere con orgoglio!

ROBERTO MAINA – Capitano senza paura, non sbaglia un abbinamento e, quando deve responsabilizzare la squadra, ecco i gol decisivi contro SPQR e Ascoli. Unico errore: non ordinare la “gricia” la prima sera, ma ci sarà il ritorno per rimediare!

MARCO MIDORO – tecnica ed esperienza al servizio della squadra; ci guida – poche le parole ma grande l’esempio – su quel “campo minato”, a lui noto ma per noi sconosciuto, che è s.Benedetto. Perla rara il suo gol all’ultimo secondo contro Foggia!

FILIPPO MUSSINO – combattente straripante che sa gettarsi sempre nella mischia, usando le basi come armi improprie per demolire chiunque si pari sulla sua strada (30 gol totali, esclusi quelli a Flores!). La realizzaione dei pantaloncini personalizzati commuove tutti!

MATTEO CAMMARATA – gioca con la maturità di un adulto, ma raccoglie molto meno di quanto semina. Contribuisce al poker contro Firenze, tiene un preziosissimo pareggio contro Foggia e sfiora l’impresa con Ascoli.

MASSIMO SERGIO – Quinto uomo perfetto, calmo e puntuale, vigila affinché certi “marpioni” non si approfittino di Matteo e/o di arbitri “distratti”. L’aver selezionato l’Osteria La Magnana, fa di lui un elemento inamovibile da qualsiasi distinta.

LUCA CONVERTI – a un passo dal patibolo per aver perso il file segreto (poi ritrovato) contenente gli abbinamenti, tiene aggiornati risultati e classifiche. Si dice anche che abbia arbitrato bene Rosario Ifrigerio in Catania-Lazio

Luca C.


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