Cinque rappresentanti degli Alfieri Torino (Emiliano, Giovanni, Massimo e Raffaele per il torneo a squadre e quello individuale categoria Open), (Edoardo per l’ individuale categoria under 12), hanno partecipato alla seconda edizione della Extreme Works Cup, torneo a livello internazionale svoltosi a Sanremo il 26 e 27 marzo 2011.
Sabato è stato giocato il torneo a squadre e domenica quello individuale.
Purtroppo la sorte non è stata benevola con la nostra squadra, inserita nel girone comprendente Pierce A e Sanremo A; il divario è stato troppo marcato, pertanto i risultati sono stati negativi e, di conseguenza l’ eliminazione inevitabile.
La semifinale del torneo di consolazione, giocata contro i Flickers Milano, invece è stata molto combattuta.
Abbiamo avuto quindi la soddisfazione e l’emozione di vivere fino alla fine l’incertezza del risultato e, per Alfieri, questo ha rappresentato la concreta possibilità di fare il colpaccio.
Purtroppo è arrivata la sconfitta 1-2, ma coronata dall’ onore delle armi ed i complimenti degli avversari.
Ricordiamoci che la compagine milanese, solo un mese fa, ci inflisse una sonora sconfitta alle selezioni per la serie D.
Nell’individuale di domenica, nessuno dei cinque Alfieri è riuscito a passare il primo turno; i gironi erano impegnativi ma non impossibili.
Con una maggiore concentrazione e convinzione agonistica, probabilmente qualcuno avrebbe potuto qualificarsi per il secondo turno del tabellone principale.
Gli Alfieri devono convincersi che ora hanno le potenzialità per vincere alcune partite importanti ed iniziare ad andare avanti nel tabellone principale per raggiungere traguardi più ambiziosi.
Per fortuna anche le sconfitte sono state vissute come un’opportunità per carpire i segreti dei grandi giocatori.
Se, dopo ogni partita, la delusione l’ ha fatta da padrone, di sicuro il divertimento imperava tra un turno e l’altro; durante le sfide, gli altri partecipanti al torneo sono avversari, ma diventano grandi amici subito dopo.
Gli Alfieri si sono fatti onore durante la cena del sabato sera; senza dubbio sono sul podio delle buone forchette e vincitori assoluti tra gli avinazzati al punto tale da far battezzare, dagli altri partecipanti alla cena, la zona dove sedevano gli Alfieri (uno in particolare, ndR) come il “Triangolo delle Bermuda” dove scomparivano nel nulla le bottiglie di vino (e di limoncello, ndR).