Facebook
RSS

Cosa resterà di questo nostro primo campionato di Serie C? Convinti di aver disputato un buonissimo torneo, nei cuori arancioneri prevarrà l’appagamento, o la voglia di superarsi e salire ancora? Lasciamo che il gruppo cresca gradualmente, ma la domanda non deve sembrare prematura. Porre degli obiettivi e programmare gli strumenti per raggiungerli, può essere tanto stimolante quanto il giocare… Allora proviamo ad esaminare la nostra esperienza, partendo da

LA CLASSIFICA

Un 5° posto e 24 punti reali, considerando annullate le partite con Pisa, sono il frutto di 6 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte. 24 incontri vinti (sempre escludendo Pisa) e solo due le partite perse a 0. Un bel punto di partenza per la prossima stagione: significa che abbiamo vinto una partita su tre, e tre volte su quattro siamo stati in grado di portare a casa un risultato utile. Abbiamo perso solo una volta con SPQR (vincitori del girone), due volte con Ferrara (la seconda, il passivo più pesante, a giochi oramai fatti) e una volta con Black Rose (primo match in assoluto, con tutto quello che ciò comporta…). Ma vediamo più dettagliatamente

I NOSTRI AVVERSARI

SPQR (1-1; 0-2): i più forti (meritano la promozione diretta), ma non fuori target. Al ritorno non siamo stati in grado di fermarli, ma resta quell’esaltante pareggio dell’andata.

PICCHIO (1-1; 1-1): spigolosi e smaliziati, in realtà non ci hanno mai battuto, pur arrivando secondi per giocarsi il play-off (e perderlo con Livorno!)

FERRARA (1-2; 0-3): freddi e metodici; li abbiamo sofferti in entrambi i match, però a fine girone. E se li avessimo incontrati a metà torneo?

BIELLA (2-1; 2-2): vecchie conoscenze del panno verde, sono arrivati davanti a noi con risultati altalenanti, ma senza mai batterci.

BLACK ROSE (1-2; 2-2): sono arrivati dietro di noi, ma senza che li battessimo. Rappresentano il paradigma di avversario che dobbiamo imparare a superare, se vogliamo salire…

FOGGIA (2-1; 1-1): scaltri e scorbutici per eccelenza, rappresentavano uno degli snodi della nostra classifica. Ma ci hanno restituito lo “scherzo” dell’andata: il gol nel recupero.

FIORENZA (4-0; 2-1): granata mancati, li conosciamo troppo bene per farci sorprendere. Si salvano ai play-out battendo i Flickers!

STABIAE (2-1; 2-0): espressione di quel vitalissimo laboratorio di talenti che è la Campania, retrocedono ad opera dei nostri “gemelli” di Cremona…

E noi? Parliamo allora de

IL PROTAGONISTA: TORINO 2009

Club sano e armonico, unisce goliardia e agonismo nella stessa giusta misura. Il team che di volta in volta partecipa ad una trasferta, quale che sia, è sempre l’espressione di un gruppo, che consente al singolo di allenarsi in maniera graduale e mirata. A differenza, forse, della stragrande maggioranza delle squadre che compongono il circuito, siamo tutti potenziali titolari (e arbitri!). Questo perché la nostra cifra si basa non tanto sulla gerarchia data dalle abilità tecniche, ma dalla voglia di partecipazione. Allora coltiviamola questa voglia, come hanno dimostrato

I SINGOLI

Parliamo degli otto in distinta, ma esiste tutto un gruppo che non lascia indietro nessuno!

R.MAINA – il Capitano si carica sulle spalle la squadra, ma ascolta e si confronta con tutti. Pianifica in maniera scientifica ogni abbinamento.

G.FRANCAVILLA – Presidente al servizio del gruppo e costante riferimento per la squadra. Sempre una sicurezza come compagno, giocatore e arbitro.

M.SERGIO – Si conferma uomo d’ordine a bordo campo e arbitro inflessibile, quando si tratta di rimettere in riga gli elementi più esagitati.

F.GRIMALDI – Anima goliardica, ma solo apparentemente distaccato. Quando gioca o arbitra non fa sconti a nessuno. Davvero un bel rientro!

M.MIDORO – Tecnico e metodico, mette sempre la sua esperienza al servizio del gruppo. L’esempio per portare il Torino 2009 ancora più in alto.

L.CONVERTI – Partecipa con il consueto entusiasmo, gioca al meglio ogni prima frazione di gara, ma la continuità resta il suo punto debole.

F.MUSSINO – Tecnica e potenza di fuoco fanno di lui un elemento imprescindibile. Con eguale generosità sa indirizzare la squadra anche da fuori.

G.RUSSO – Si lascia apprezzare per tecnica e immediata disponibilità alla trasferta. Riprende rapidamente ritmo e misura: ottimo acquisto.

Ordinati per “anzianità di servizio” arancionero, e senza dimenticare tutti gli altri amici del lunedì, arriviamo alle, seppur provvisorie

CONCLUSIONI

Abbiamo certamente disputato un grande campionato. L’andata è stata una cavalcata esaltante, perché eravamo esordienti spensierati; al ritorno, quando la posta si è alzata (avendo di fronte la possibilità di una promozione), abbiamo patito la tensione. Contro Picchio, Ferrara e Black Rose abbiamo collezionato – come risultati utili tra andata e ritorno – solo 3 pareggi. Ma queste sono le tipiche squadre da battere se vogliamo salire di categoria. Come colmare il gap non tanto tecnico, ma di mentalità e continuità agonistica? Se la soluzione “naturale” (fare più tornei possibile) non dovesse bastare più, allora forse dovremmo “forzare” la nostra natura e cercare un top-player (o comunque un giocatore forte già “formato”) fuori dai nostri confini. Ricordiamo che l’anno prossimo la serie C sarà ancora più impegnativa, con 12 squadre per girone.

 Luca C.


Il To2009 alla Rewin

L’alba infreddolita di sabato 11 dicembre vede gli arancioneri di ...

Il Torino 2009 ricom

Dunque, dove eravamo rimasti? Dopo una pandemia devastante, senza la ...

Il Torino 2009 ai te

Sembra una guerra. Abituato a commentare con leggerezza e ironia ...

Il Torino 2009 è pr

Come tutte le attività sportive in Italia, anche il Torino ...

Domenica 9 Febbraio

Nella nostra sede di viale Radich 6, a Grugliasco, domenica ...